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ALBERTO CESPI Prospettive Interiori. Le battaglie di Paolo Uccello.

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  di David Miliozzi 

Un Museo del futuro Il tempio del “giovane” Dioniso – Villa Augustea di Somma Vesuviana

Ingresso del Sito Archeologico di Somma Vesuviana (NA) – località Starza della Regin (a cura di  Lorenzo Manenti)

WIRRWARR / CONFUSIONI SUL ROMANTICISMO PARTE I – IL ROMANZO DI CONNESSIONE

di Lorenzo Manenti Cosa s’intende per Romanticismo? E’ una mescolanza tra diverse culture ed altrettanti significati linguistici (il puro latino con l’invasore barbaro e barbuto gotico), o un codice di sempreverde galateo come allegoria di un figlio felice e benevolente della storia umana – chi non lo vorrebbe! – che si relaziona con arte e successo fino al farsi strada nell’ambiente sociale di ogni epoca? Alla domanda difficile non resta che una risposta illogica in apparenza: aprirsi a due esperienze parallele. Ai barbuti gotici si consiglia di tenersi nella mano destra il romanzo Lucinde di Schlegel 1 realizzando una lettura binoculare (quasi impossibile) avendo Signore e Signori d’Italia affianco, di Gabriella Turnaturi; i più volenterosi potrebbero rivolgere l’occhio in questa fantastica operazione a vari titoli come gli ottocenteschi Galateo dello spirito 2 , Primo e nuovo galateo di Melchiorre Gioia 3 , o il vecchio Codice delle persone oneste del Gallenga 4

IO HO UN ORSETTO

di Lorenzo Manenti Dedicato a chi deve riparare un bene materiale a cui è affezionato Io ho un orsetto, anzi, più precisamente un orsacchiotto di stoffa. E’ una delle poche cose che possiedo. Ho un’ auto, due computer portatili, una macchina fotografica professionale, una fotocopiatrice. La casa dove abito è in affitto. Si può dire che l’orsetto è l’unica macchina che non possiedo. L’orsetto in questione ha un nome di fantasia, Violetto, ed è nella casa della mia famiglia da oltre vent’anni, da prima della morte di mio padre e del servizio militare di mio fratello ai suoi 18 anni. Per renderlo uno di famiglia gli creai una carta d’identità, allegandoci una sua foto ed un vecchio libretto di risparmi estinto da mio padre, mentre una sarta gli cucì un vestito sullo stile di Geronimo Stilton. Ovviamente, come tutti gli oggetti materiali prende polvere, e la stoffa del viso e del naso si sono rovinati aprendo squarci nel viso, sul naso, all’altezza della pancia e sul vest

CARTONGESSO. Lettera all’autore Francesco Maino

di Valentina Formisano Ho riso quando proprio non c’era da ridere. Poi ho perduto una lacrima nel mentre che ridevo, su quello scontrino strappato dalla taglierina del ricevitore di cassa delicatamente, dal commesso romeno, e riposto nella busta della magra spesa fatta nell’ultima botteguccia di paese rimasta. Ho pensato a Gasper, il corriere albanese di Bartolini che mi consegnava i colli Mondadori tutti i giorni in libreria…ai suoi modi dolci, alla mestizia. Mi sono commossa per questo saper guardare l’umana disumanità, che anche io, nella pena connaturata all’essere commessa, cerco di trattare i clienti con una grazia che non meritano, con l’amore maternale verso dei figli ingrati, perché alla fine della giornata possano portarsi a letto un’attenzione gratuita da parte di qualcuno a caso. Cartongesso è un libro straordinario.