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DIEGO SANTINI: ILLUSTRARE L’ANIMA



Risultati immagini per diego santini 










di David Miliozzi 


    Ho conosciuto l’opera di Diego Santini grazie alla galleria Ferretti, a Macerata. Quelle tele esposte in vetrina mi accompagnavano ogni volta che venivo in centro, così, qualche settimana dopo, incuriosito da quei lavori a cui continuavo a pensare ho voluto conoscere lui, l’artista, un bell’uomo coi capelli ricci e gli occhi profondi e malinconici. Diego Santini dipinge immagini che, almeno una volta, ognuno di noi ha visto, sognato o immaginato, creando un cortocircuito poeticamente potente, perché vedere un’immagine già immaginata ci proietta in un territorio profondamente reale, ed è in qualche modo paradossale farlo dipingendo mondi fiabeschi e surreali.

Tecnicamente Santini dipinge ad olio e poi rifinisce a tempera. Sempre su tela.
L’operazione artistica è simile a quella di Roy Lichtenstein. L’artista newyorkese sceglieva dettagli di fumetti e li ridipengeva a olio, risemantizzandoli e componendo una sorta di ready made pittorico capace di concentrare lo sguardo dello spettatore su immagini altrimenti consuete e di poca importanza. Un tentativo di trasformare in Arte qualcosa che nella nostra quotidianità non lo è. Così fa Santini, il suo sguardo originario e puro gli permette di ricostruire immagini ispirate al mondo dell’illustrazione per trasformarle in qualcosa di più importante e necessario. Non a caso Santini queste immagini le dipinge sulla tela, oggetto simbolo dell’arte. Leon Battisti Alberti descrivendo il supporto artistico ideale parlava di “un quadrangolo di retti angoli grande quanto io voglio”. Ecco, Santini porta sul supporto artistico per eccellenza dei brani dal sapore illustrativo compiendo un gesto assai coraggioso e preciso: egli trasfigura l’illustrazione e la sua iconografia, sfidando lo sguardo del fruitore a prenderla sul serio, ma sempre con leggerezza.
Da un punto di vista stilistico nei suoi quadri il segno è stilizzato e armonioso, galleggia in un liquido amniotico avio creando un impatto di profonda piacevolezza, quadri così carichi di ironia e tenerezza che viene voglia di abbracciarli insieme ai personaggi e alle situazioni rappresentate. 
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Sono delle carezze pittoriche che fermano il tempo, che rendono immortale un momento dolce e paradossale: un uomo che tira la luna, un bambino seduto su una sedia sospesa nel cielo, un padre che aiuta suo figlio a raccogliere le stelle…Fermi immagine che fanno tornare il fruitore bambino per renderlo un adulto migliore. Empatia: ad ogni sguardo si innesca un incontro romantico senza fine con se stessi, che va oltre il quadro. Ogni personaggio, ogni situazione emerge dalla tela fino agli occhi di chi guarda, in una malinconia acquamarina capace di accendere gli infiniti ricordi che ogni essere umano nasconde nella sua parte più intima e vera.


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